Se vogliamo veramente progredire in modo rivoluzionario dobbiamo pensare fuori d
agli schemi e lanciare delle idee innovative e, perché no, anche un po’ strane.
Un gruppo di ricercatori franco-giapponese ha deciso di “far decollare” la propria idea progettando
Si tratta di un sistema fotovoltaico fluttuante che sarà in grado di produrre energia anche di notte! I palloni montano una serie di celle fotovoltaiche che cattureranno energia in alta quota: diversamente da un tradizionale pannello questi saranno posizionati a 6 km dal suolo riuscendo così ad assorbire in maniera più diretta, e quindi efficace, le radiazioni solari in modo da produrre, secondo il team, ben il triplo di un impianto posizionato a terra (o sul tetto di una casa). Tutto ciò sarà possibile poiché a quelle altitudini le formazioni nuvolose sono estremamente rare, in assenza di banchi temporaleschi.
La produzione di energia notturna sarà possibile grazie ad un ingegnoso metodo di riutilizzo dell’idrogeno e dell’ossigeno molecolari. Una cella a combustibile sfrutta l’energia in eccesso prodotta durante le ore diurne per scindere l’acqua (contenuta nella cella stessa) in idrogeno e ossigeno per elettrolisi. Una volta calata la notte i prodotti di reazione immagazzinati precedentemente reagiscono nuovamente per rilasciare energia, formare acqua e riazionare il ciclo di reazioni.
Il team ritiene di poter realizzare i primi prototipi già nei prossimi due anni.
