Anche quest’anno la nostra Università non manca all’attesissimo appuntamento con la scienza.
Nell’ambito della manifestazione Esperienza inSegna, la Facoltà di Ingegneria di Palermo organizza un ciclo di visite guidate nelle sedi dei suoi numerosi laboratori(per conoscere tutti gli eventi in programma visitate il sito: http://www.palermoscienza.it/palermoscienza-esperienza-insegna-2011/lavori-corso/laboratori-di-ingegneria).
E’ per noi allievi ingegneri un’ imperdibile occasione per conoscere le meraviglie che si nascondono tra le porte delle nostre officine e dei nostri laboratori.
Un esempio più unico che raro è costituito dal Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Dipartimento di Ingegneria Industriale della nostra Università.
Si tratta di un nuovo Museo che raccoglie vari elementi di diversa epoca e provenienza e che vanta esemplari risalenti alla fondazione della Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri (seconda metà del XIX secolo). Oggi rappresentano nel loro insieme un documento di grande valore a testimonianza della evoluzione delle discipline scientifiche che rappresentano e della storia della Facoltà attraverso più di un secolo.
Il Museo si trova al piano terra del Dipartimento di Ingegneria Industriale (edificio 8, lab. Macchine) sarà inaugurato venerdì 25 febbraio 2011 alle ore 18.00 e rimarrà aperto al pubblico dal 26 febbraio al 28 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 13,00. La visita verrà effettuata gratuitamente ma su prenotazione (via mail
Nel Museo sono esposti numerosi motori automobilistici, aeronautici e navali. Tra questi spiccano alcuni motori aeronautici in dotazione a diversi aerei italiani e tedeschi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, due motori a vapore della fine del XIX secolo interamente restaurati ed una turbina a vapore della antica centrale elettrica di via A.Volta, che alimentava la città di Palermo all’inizio del secolo scorso. Nel Museo sono altresì esposti motori provenienti dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Aerospaziale, dall’Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele III ed altri donati da privati.
Per riportare alla luce simili bellezze, è stato richiesto un duro lavoro di recupero e restauro, accompagnato da una minuziosa ricerca storica e tecnica per conoscere ogni singolo componente di queste macchine.
Il merito va all’ingegnere Giuseppe Genchi che, grazie alla preziosa collaborazione del sig. Beniamino Drago, tecnico dell’ex Dipartimento di Meccanica, ed ora in pensione, e alla supervisione attenta del prof. Riccardo Monastero, ha restaurato pezzo dopo pezzo, l’intera collezione.
“Tutto ha avuto inizio nel 2008”, spiega l’ingegnere Genchi,” quando seguivo le lezioni nelle
aule a piano terra attigue all’officina. Nel lungo corridoio ci sono delle finestre che
danno oggi sul Museo ma all’epoca il panorama era molto diverso…Allora mi proposi di iniziare un lavoro di restauro a titolo puramente gratuito. Ho lavorato per tre anni consecutivi, nel tempo libero e nei week-end, affiancando tale progetto all’impegno nello studio. Nel 2009 ho conseguito la laurea specialistica con lode in Ingegneria Meccanica ed oggi frequento il Corso di Dottorato di Ricerca in Energetica. Affiancando al lavoro pratico di restauro anche una ricerca storica sempre più approfondita , mi sono reso conto dell’enorme valore storico e collezionistico dei vari pezzi. Ogni pezzo in più era una nuova scoperta e una nuova avventura.”
La realizzazione dell’allestimento museale (che ha comportato anche un nuovo riassetto dei laboratori di Macchine e Meccanica applicata) è stata possibile grazie ad un finanziamento da parte del Rettore al quale si è aggiunto il contributo economico ricevuto dall’Assemblea Regionale Siciliana e da altri sponsor privati: la Mitsubishi Motors Italia, la Lanza Plast, la S.Med.E, la società di ingegneria Studio Bordonali s.r.l. e la Essepi Immagine.
Inoltre con i contributi ricevuti presto verrà pubblicato il catalogo del Museo che al momento è in fase di realizzazione.
Grazie al lunghissimo e impegnativo lavoro svolto dall’Ingegnere Genchi, oggi il Dipartimento di Ingegneria Industriale si arricchisce con un Museo di altissimo livello, in cui ogni pezzo esposto è corredato di tutte le informazioni tecniche e storiche.
Lo spirito con cui è stato intrapreso questo progetto, infatti, non è solo quello di conservare e preservare un importantissimo patrimonio storico, ma anche e soprattutto quello di mostrare direttamente il percorso evolutivo della meccanica motoristica, senza il quale sarebbe impossibile comprendere i motori moderni, poichè solo conoscendo le origini possiamo scoprire il futuro.
E’ un aspetto da non sottovalutare se si considera quanto sia difficile per noi giovani allievi meccanici, poter vedere con i nostri occhi ciò che studiamo sui libri. La nascita del Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi, dunque, ha un grande valore sotto l’aspetto della didattica. Inoltre, esso può rappresentare un incentivo per i giovani studenti liceali che, visitando il Museo e scoprendo così i tesori che il mondo della Meccanica nasconde, potrebbero scegliere proprio l’Università di Palermo per proseguire i propri studi.
Emanuela Affronti
Per visitare il Mueso e per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.museomotori.unipa.it .
In questa macchina, detestata dagli esteti, trionfo apparente della forza bruta, vi è altrettanto pensiero, intelligenza, finalità, in una sola parola, arte vera e propria, che nel quadro di un grande maestro o in una statua.
Paul Souirau
